Il marmo e la pietra, più in generale classificate come rocce, da sempre sono state impiegate nel mondo dell’architettura per la costruzione di grandi opere. Le ragioni di questa scelta sono da ricercare innanzitutto nelle qualità strutturali del materiale dotato di ottima lavorabilità, resistenza e dalle straordinarie peculiarità estetiche. I greci, ad esempio, lo utilizzavano per la costruzione dei loro templi, in particolare il Pentelico, marmo cristallino a grana fine dal fondo bianco avorio con leggere venature verdi e sfumature tendenti al giallo oro.

In Italia, il periodo che ha consacrato l’eccellenza del marmo in architettura e nella scultura e’ stato sicuramente il Rinascimento, grazie alle opere di grandi artisti quali Michelangelo e Donatello. I marmi che venivano utilizzati dai maestri erano quelli estratti nel comprensorio apuano-versiliese, in particolar modo il classico marmo bianco di Carrara, il bianco Statuario ed il Calacatta. Il primo e’ caratterizzato da un fondo bianco tendente al grigio chiaro con venature leggere o “picchettature” di colore grigio scuro tendenti al nero, il secondo si presenta con un fondo bianco candido con venature marcate di colore grigio scuro mentre il terzo presenta un fondo bianco tendente all’avorio con venature grigio chiaro.